Martus.

Come ridurre il pilling sul cashmere
Consigli

Pregiato, morbido, radioso, elegante e versatile: il cashmere è davvero il re dei filati. Un capo di elevata qualità può durare diverse stagioni anche se maltrattato, ma in virtù delle sue nobili origini, perché non imparare a prendersene cura e goderselo per molti anni?

Cos’è il pilling e perché si verifica


Il pilling è un fenomeno naturale che si verifica sui capi in lana e cashmere con la comparsa di pallini (pills) sulle maglie. Non è quindi un indice di bassa qualità del filato, come spesso erroneamente si pensa, ma è comunque visivamente sgradevole. Perciò è importante sapere come ridurre il pilling per portare con orgoglio i propri capi il più a lungo possibile.
Prima di parlarne, spieghiamo perché si verifica il pilling. Le fibre della lana e ancora di più quelle del cashmere sono tanto pregiate quanto delicate.
La tendenza a formare pallini è naturale, ma è accentuata quanto più il capo è morbido e leggero.
Il motivo è semplice: un capo ottenuto con dei filati maggiormente ritorti (quindi più pesante e per questo più costoso) avrà delle fibre più chiuse e fitte che danno poca possibilità ai pallini di spuntare fuori, mentre un capo ottenuto con filati poco ritorti (quindi più leggero, adatto alle mezze stagioni, più morbido e più gonfio) avrà maggiore occasione di sviluppare pills. Questo succederà inevitabilmente per ogni capo in lana fine e cashmere, ma siccome è possibile gestire e controllare il fenomeno pilling, non è su questo che bisognerebbe basare la scelta del proprio capo. Esiste anche una scala che misura la resistenza al pilling di un capo e va da 1 a 5. Un buon capo in cashmere avrà una resistenza tra 3 e 4, poiché è inutile sacrificare la morbidezza (anche per i capi più pesanti), in virtù del fatto che il pilling si verificherà in ogni caso ed è comunque prevenibile e risolvibile!

Le regole d’oro per prevenire e ridurre il pilling


Come ridurre il pilling sul cashmere

  1. Non indossare la tua maglia Martus in cashmere per troppo tempo: questo porterebbe al limite la resistenza delle fibre. Indossalo per poche ore e poi lascialo riposare almeno per 24/48 ore. Quindi è meglio evitare di indossarlo più volte al giorno o per due o più giorni consecutivi.
  2. L’acqua è la migliore amica del cashmere. Lava le tue maglie senza paura seguendo la guida Martus per il lavaggio del cashmere così da rinnovarne efficacemente le fibre. Il cashmere è una fibra viva, quindi non teme le condizioni per le quali è stato appositamente creato dalla natura stessa! Esso è infatti la protezione naturale delle capre che sono abituate alla pioggia alla quale il cashmere sa reagire ritornando più bello e sano di prima!
  3. Non indossare mai le maglie in cashmere sotto capi irregolari, che presentino bottoni, etichette, zip o altro che possa dare fastidio alle fibre durante il contatto. Rivesti tutte le sporgenze interne di eventuali cappotti o rimuovile se non necessarie. Per lo stesso motivo, non inserire oggetti irregolari nelle tasche e non portare gioielli fastidiosi che ciondolano liberamente sulla maglia.
  4. Quando il pilling farà la sua comparsa, spazzola delicatamente la tua maglia con una spazzola in velluto perfettamente pulita.
  5. Evita di indossare il cashmere in situazioni in cui potresti sudare. Il calore del tuo corpo sollecita le fibre e fa comparire i pills: ecco perché le maglie tendono a creare pallini soprattutto nella zona delle ascelle. In questi casi, applica la solita procedura: lava la maglia, spazzola se necessario e fai riposare.

Le maglie senza pilling


Esistono persino delle lavorazioni che consentono alla maglia di non produrre pallini.
Ci sono due tecniche molto diffuse:
-mischiare il 5% di elastomeri al filato di cashmere, che restringono le fibre di quest’ultimo impedendo quasi totalmente il pilling
-rivestire il filato di cashmere con emulsioni al silicone (applicate tramite apposito lavaggio) che letteralmente incollano le fibre su loro stesse.
Entrambe le procedure, però, presentano un grosso svantaggio: sacrificare la qualità per l’estetica. Infatti, elastomeri e siliconi, oltre che essere dannosi per la pelle, producono una sgradevole sensazione al tatto e potrebbero aumentare la sudorazione e gli odori. Svantaggi totalmente ingiustificati considerato che il pilling è perfettamente gestibile.
In conclusione, alterare le fibre del cashmere al solo fine di non avere pallini è inutile e dannoso. Il consiglio di Martus è quello di privilegiare la qualità, facendo attenzione a riservarle il giusto trattamento nel tempo.